È stato importante vincere la partita d'esordio
al Campionato Europeo contro la Svizzera, ma è stato ancora più
importante giocare bene, far divertire il pubblico accorso numeroso all'
appuntamento e convincersi dei propri mezzi e delle proprie capacità.
Una settimana di ritiro per permettere al nuovo c.t. Sergio Guenza di rifinire
l' assetto tattico iniziato e sperimentato con esiti positivi in Inghilterra
e in Bulgaria, eppoi via verso l' avventura continentale. La parola ritiro
evoca situazioni pesanti, di costrizioni e di rinunce. Di certo non si
tratta di una vacanza o una piacevole gita ma, quando il gruppo è
affiatato, quando il mister ha fiducia nelle sue atlete e le responsabilizza
, allora il ritiro può essere motivo d'incontro, di scambio di idee
e di esperienze. Poi c'è la parte fondamentale: gli allenamenti.
Per chi ama lo sport questi sono i momenti più divertenti perchè
non dimentichiamoci che, come dice il mister, il calcio non è un
lavoro ma un gioco, il più bel gioco. Gli allenamenti sono molto
vari e il pallone è sempre presente in tutte le salse, e infine
la partitella è d'obbligo e le rispettive prese in giro tra le squadre
contrapposte anche. Durante il giorno si parla molto di tattica e di gioco,
ma c'è anche il tempo per stare tutte insieme. E così, mentre
da un lato facciamo nostri schemi e mentalità del mister, dall'
altro impariamo a conoscerci meglio e creiamo quell'affiatamento necessario
per fare bene e, diciamocelo pure, per cercare finalmente di vincere qualcosa.
Ho l'impressione che questo sia l'anno giusto. Se la fortuna ci assiste,
grazie ai risultati e ai traguardi della Nazionale possiamo far compiere
un salto di qualità al calcio femminile per collocarlo finalmente
nell' ambito che gli spetta di diritto. Queste convinzioni nascono dalla
consapevolezza che l' organizzazione e la serietà con cui la Federazione
gestisce la Nazionale, fin troppo snobbata negli anni passati, la competenza
dello staff tecnico e sanitario che ci segue e in ultimo le capacità
di noi ragazze, sono necessariamente le premesse ideali per vincere questo
Europeo. Ma due parole sono d'obbligo per il nuovo mister Sergio Guenza
e altre due per l' ex, Ettore Recagni, che ci ha guidato per diversi anni
nell' avventura europea. Al mister Recagni - e credo di interpretare il
pensiero di tutta la Nazionale - rivolgo un grazie per lo zelo e la serietà
con cui ci ha guidato in questi anni.
Carolina Morace
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(foto Sabattini) |
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