L' intervista |
È sbagliato. Ogni gruppo dovrebbe crescere e maturare autonomamente,
con il lavoro degli allenatori e dei preparatori atletici."
Manca un' efficiente organizzazione di base ? "Soprattutto manca nelle società la cultura di uno sport inteso professionisticamente. Con la nazionale affrontiamo avversarie tatticamente e atleticamente più preparate perché nei loro club non hanno persone che hanno un altro mestiere e che sono allenatori di calcio a scappatempo. Da noi invece è così. Intendiamoci, i bravi tecnici e i bravi preparatori ci sono. Nel dilettantismo maschile, nelle categorie: bisogna invogliarli a passare al femminile. Così non va. Guarda il campionato di quest' anno. È più equilibrato, ma livellato in basso, perché non si lavora professionisticamente. Tante squadre si allenano due volte la settimana. Quante sono quelle che lo fanno tutti i giorni ?" Il Pisa lo fa. "E infatti i risultati si vedono. Hanno tirato su un gruppo di giovani, crescendole e affiancando loro via via giocatrici già formate nei ruoli ch mancavano. Una programmazione intelligente". Tu stessa sei stata vicina a passare in nerazzurro. "È vero. Ma avevo parlato, prima che con il Pisa, con il presidente del Modena, Maramotti. Pur senza firmare, avevo speso la mia parola. Uno dei motivi che mi ha indotto a questa scelta è il fatto che Maramotti proviene da esperienze nel calcio maschile. Questo aumenta le possibilità che a Modena ci siano le intenzioni di costruire qualcosa, di iniziare un discorso da portare avanti negli anni. Mi ero, per dirla in due parole, stufata di passare da una squadra all' altra, di essere un po' come il giocattolino di un presidente che ti tiene per una stagione e poi magari ti molla." |