L'impegno, la costanza, il sacrificio, la convinzione che il bel calcio
è quello giocato sul campo. Sono queste le componenti giuste, i
presupposti sui quali investire e dai quali far partire un buon progetto
che duri nel tempo. Investire, in una realtà, poco discussa, come
quella del Calcio Femminile, significa sopratutto guardare avanti e creare
le solide basi per un fututro fatto sopratutto di calcio giocato e di poche
parole.
Tutte queste sono state le motivazioni che hanno spinto persone come
Alessandro Pennestri, Milena Gesuele e Giuseppe Giesuele a darsi da fare,
a mettere insieme un programa di lavoro, a reperire fondi, per dare vita
e corpo ad un sogno di molte ragazze attraverso un qualcosa di "nuovo"
di "diverso" alla DOMINA NEAPOLIS.
Una società nella quale vengono prese in considerazione le persone,
le ragazze in quanto atlete, e non come "oggetti" di un mercimonio sempre
più frequente anche a queste latitudini, nella quale alla base di
tutto c'è un grosso rapporto di fiducia e di dialogo, ma sopratutto
il piacere di stare insieme, sempre nel rispetto delle parti.
Un progetto nel quale si punta sulla professionalità di tecnici
competenti come il celebre maratoneta Cristian Avino, che tra una gara
podisca e un'altra dà attivamente e professionalmente il suo contributo
come Preparatore Atletico a giocatrici
che ripagano tutta questa fiducia con tanti sacrifici.
Una squadra, un Gruppo di ragazze che può contare sulla sicurezza,
la fermezza e l'esperienza di tante giovani calciatrici cresciute all'ombra
per anni di campionesse della Serie A del vecchio Casalnuovo, ma che oggi
ripartendo dalle Ponticiello, Pirozzi, Pucciarelli, Napolitano e Avetapuntano
a dire
la propria nel campionato Regionale di Serie C di quest'anno.
Anche se da voci ben informate sembrerebbe che il mercato per questa
squadra sia aperto ancora ad un grosso colpo, staremo a vedere.
Ma è lo stesso mister Pennestri che ci chiarisce lo spirito
della sua squadra:"Nel calcio degli ultimi anni, sono molti gli sconvolgimenti
che hanno dato enormi scossoni a tutto l'ambiente, e un sano ritorno ai
principi iniziali, nei quali ci si ritrovava su di un campo di calcio per
quella sana voglia di confrontarsi con un avversario, nel quale al fine
gara si vinca o si perda ci si trova tutti a parlare della gara facendosi
anche vicendevolmente i complimenti, credo sia indispensabile. Questa è
la nostra squadra, nessuno ci sta a perdere, ma alla fine ciò che
conta è fare di questo sport, uno sport SANO."
I presupposti sono dei migliori, un ottimo organico, un progetto serio
che fa delle ragazze - giocatrici il punto centrale di tutto il movimento,
quindi non ci resta che aspettare l'inizio del campionato, augurando a
tutte un "in bocca al Lupo".
Tante le prospettive in attesa del comunicato e del calendario di gioco.
L'addetto stampa
LAURA SENATORE