Da Avvenimenti del 2-9 gennaio 2000
TRANSFAIR/UN MARCHIO DI GARANZIA
MERCI PULITE AL SUPERMERCATO
Erika Lombardi
Sempre più consumatori chiedono di trovare sugli scaffali dei negozi
o dei supermercati merci pulite, che non contengano ingredienti potenzialmente
dannosi per la salute e che non siano state prodotte sfruttando il lavoro
delle persone, distruggendo gli ecosistemi del Sud del mondo o inquinando
l' ambiente.
Per garantire la sostenibilità sociale ed ambientale di ciò
che acquistiamo è nato TransFair, un marchio internazionale di garanzia
che apre la possibilità di nuovi contatti e mercati a piccoli produttori
associati dei cosiddetti paesi terzi.
In pratica, TransFair, gestisce il marchio e lo concede in uso ad importatori,
a aziende e a catene distributive che acquistano e commercializzano i prodotti
a certe condizioni.
I requisiti richiesti sono: la garanzia di un prezzo di acquisto minimo
e costante per i produttori (comunque non inferiore al prezzo di mercato
mondiale e in grado di coprire totalmente i costi di produzione), il pagamento
attraverso il contatto diretto con i lavoratori del Sud del mondo, un rapporto
commerciale continuativo, di minimo un anno, e la prevenzione dell' indebitamento
attraverso un prefinanziamento fino al 60% dei costi di produzione.
In questo modo TransFair offre una spesa liberata dal fardello dello
sfruttamento e dei ricatti economici che pesano sui produttori del Sud
del mondo, e in più una spesa sicura.
Adottando i criteri del commercio equo e solidale infatti TransFair
incentiva lavorazioni non inquinanti, basate sui metodi naturali.
La merce che porta il marchio TransFair si trova nelle Botteghe del
mondo, presso molti alimentaristi e biologici, e in alcuni supermercati.
Si tratta principalmente di caffè, tè cacao, cioccolata,
snack, caramelle e miele; ma anche di prodotti artigianali.
Un contributo alla campagna contro lo sfruttamento del lavoro minorile
è venuto dal progetto "Pallone equo", realizzato in una regione
del Pakistan, in cui i bambini cuciono l' ottanta per cento dei palloni
da calcio commercializzati nel mondo.
L' idea è stata quella di far lavorare solo persone adulte,
garantendo loro un salario giusto, così da liberare i bambini dalla
necessità di integrare il reddito familiare lavorando a loro volta.
In Italia nel 1998 sono stati venduti 180.000 palloni con il marchio
TransFair.
Fare la spesa può essere quindi un modo concreto per sostenere
le comunità dei Paesi del Sud del mondo e la loro richiesta di maggiore
giustizia.
Può, inoltre, essere una maniera per influenzare le scelte di
chi commercializza, spostando l' attenzione sulla qualità e sulla
piena dignità del lavoro.
Quest' anno, infine, TransFair sostiene il concorso per le scuole medie
inferiori, promosso dalla Commissione europea, dal titolo "I consumi del
XXI secolo".
I ragazzi potranno ricevere informazioni e materiali utili per i loro
lavori e fare ricerche specifiche nel settore.