Dalla Gazzetta dello Sport del 20/2/98


IL CASO

Platini scende in campo con Baresi contro i palloni realizzati dai bambini

(ro.sch.) Michel Platini, copresidente del comitato organizzatore dei Mondiali di Francia, si schiera a fianco di Franco Baresi e di altri calciatori italiani nella "crociata" contro i palloni prodotti sfruttando manodopera minorile. In un' intervista rilasciata al settimanale Vita, in edicola sabato, dichiara: "La Francia è un paese che difende i diritti dei bambini. Figuriamoci se per giocare a calcio usiamo palloni cuciti da piccoli schiavi". L' ex campione juventino sottolinea tra l' altro: "Un anno fa abbiamo firmato una convenzione con l' Adidas che garantisce che i palloni usati ai Mondiali di Francia '98 non utilizzano in nessun modo manodopera infantile" annunciando un accordo tra Fifa, Unicef e Oil per combattere lo sfruttamento dei bambini pakistani. E proprio in Pakistan l' associazione Transfair, attiva nel mercato alimentare, ha avviato insieme a Ctm (Cooperazione Terzo Mondo) e Coop un progetto pilota che prevede la realizzazione dei primi palloni "etici", garantiti dalla scritta "No child labour". Non a caso il 19 aprile sui campi di serie A, due bambini rappresentanti Unicef, inviteranno i campioni italiani a giocare con i palloni "puliti", che riportano questo stesso logo, portandoli ai capitani delle squadre. All' iniziativa hanno aderito Inter, Fiorentina, Brescia e Verona.

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