RELAZIONE DEL VIAGGIO IN PAKISTAN (28/2 - 8/3/1999)

di Nicola Fumagalli  e Martin Kunz


Il viaggio ha avuto luogo tra la fine di Febbraio e la prima settimana di marzo.
La missione era composta da:

  • NICOLA FUMAGALLI (TransFair Italia)
  • MARTIN KUNZ (FairTrade e.V.);
  • NEELOFER SYED (Rescue);
  • p.MORRIS JALAL (ONG abcd) .
  • Abbiamo trascorso  tre giorni pieni a Sialkot più un incontro  a Lahore (all'ospedale) con Zia ul Hak.  Zia avrebbe dovuto venire con noi a Sialkot, ma ha accusato un attacco cardiaco 10 giorni prima della nostra visita.
    Nonostante questo pesante inconveniente (e lo stress organizzativo connesso: per reperire tramite  le suore di S. Paolo  un altro traduttore di sesso maschile e riorganizzare buona parte della logistica), il viaggio non ha avuto particolari intoppi.
    Inoltre i nostri accompagnatori pakistani si sono rivelati assai preziosi visto che:
    - Neelofer, la responsabile di Rescue (l'ong che ha sostituito Geophile) è avvocato presso la corte suprema di Lahore e quindi è esperta nella legislazione pakistana del lavoro. La sua presenza ci ha permesso inoltre di avere un'interprete che poteva facilmente parlare con donne cucitrici e con altre donne nei villaggi.
    - Padre Morris (da noi contattato grazie al solito efficace appoggio delle suore Paoline, sostenute dalla ONG CUORE AMICO) ci ha permesso una sorta di traduzione "neutrale" (non essendo parte in causa nel progetto). Padre Morris è un frate cappuccino appartenente all'ordine francescano e lavora con una piccola ong attiva nell'educazione e nella promozione di attività cooperative (simili a quelle del commercio equo). E' parroco a Sialkot dal 1993, ed era già stato lì in precedenza per altri due anni: ha quindi una conoscenza approfondita del tessuto sociale del territorio.
    Rescue ha la sua sede a Lahore (la capitale del Punjab) ma retribuisce due persone di Sialkot per le attività dirette in loco (i due responsabili della gestione dei fondi per i progetti sociali).
    Abcd è invece basata a Sialkot: non ha dipendenti ed è una specie di network di assistenza / promozione rivolto alle fasce deboli della popolazione. Pur essendo promossa dai cappuccini non ha scopo confessionale e la presenza dei frati è molto discreta (non si occupano di decisioni amministrative). Sostiene e promuove anche alcune interessanti esperienze di microcredito.
    La visita e le considerazioni sono state effettuate sulla base di un piano di valutazione impostato congiuntamente da Martin Kunz e Nicola Fumagalli .

    Valutazione punti essenziali contenuti nei criteri del progetto e risultati salienti:

    - RAPPORTI FRA ESPORTATORE ED IMPORTATORI

    Tutti gli importatori hanno sempre pagato correttamente il FT premium?
    Si, e si sono mantenuti nei range di prezzi FOB previsti dagli accordi.
    Problemi di pagamento slegati dal FT premium?
    No. Vi è stata una certa tensione con SportOne legata ad una contestazione sulla qualità di un colorante usato. Il problema è rientrato, anzi si è scoperto che l'azienda fornitrice del colorante aveva compiuto degli illeciti, di cui dovrà rispondere in una causa legale.
    Gli acquirenti attuali hanno pianificato acquisti di lunga durata?
    Nonostante le promesse nessuno ha garantito per iscritto e a mezzo contratto questa situazione. Ad ogni buon conto gli ordini continuano ad arrivare. Clienti principali al momento:
    Gepa, Claro, Eza (beachvolley), Dall'Italia  COOP per 28.800 unità e inoltre nuovi clienti: IN'S (19.200) e SPES-Tortuga (1500).
    Il totale dei palloni prodotti in condizioni Fair Trade è alla data (10/05/99) di 353.250 unità, di cui 240.000 pezzi destinati al mercato italiano, per un totale di circa 361.000 $ di FT Premium trasferiti in Pakistan, sotto forma di salari, prestazioni accessorie e microcredito ai lavoratori ed alle famiglie coinvolte.
    Problemi di comunicazione?
    Nessun problema in Pakistan. Persistono problemi comunicazione tra acquirenti europei e TF Italia e FteV in Germania, su cui si sta lavorando per armonizzare le procedure.

    - OBBLIGHI DEGLI ESPORTATORI CONNESSI ALLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

    Tutte le attività di cucitura dovranno aver luogo in centri di cucitura registrati, con almeno 10 cucitori iscritti di cui devono essere note e dimostrate le generalità (indirizzo ed età).
    Così è. Talon ha ridotto i suoi centri di cucitura da 43 a 26. Tre centri sono solo per le donne e due sono definiti "misti": in realtà questi ultimi sono centri divisi per sesso, e sono presenti nello stesso villaggio. Abbiamo visto presso Talon la lista completa dei centri di cucitura registrati e una parte di questi sono stati visitati direttamente da noi durante la missione di verifica. I dati forniti da Talon sono confermati dai documenti (e dal colloquio) avuto con i responsabili ILO.
    Gli esportatori (Talon) dovranno assicurare che le attività di distribuzione dei kit di cucitura, la raccolta dei palloni cuciti, i pagamenti, i coordinamenti, avvengano tramite agenti da loro dipendenti e non da intermediari terzi.
    Talon da mesi non lavora più con intermediari. Tutti i direttori dei centri di cucitura sono ora dipendenti impiegati direttamente da Talon
    Almeno il 25% dei centri di cucitura dovrà essere accessibile alle donne nel più breve tempo possibile
    Come già ricordato, al momento sono riservati alle donne 5 dei 26 centri gestiti da Talon. Ciò significa che solo il 20% è accessibile alle donne. Va però sottolineato che Talon intende costruire altri 2 centri per donne (e così si raggiungerà il 25%) entro la fine dell'anno e, soprattutto, che tutti gli ordini Fair Trade sono sempre stati girati in via preferenziale a questi centri femminili, rispettando così pienamente lo spirito della richiesta (garantire il mantenimento dell'occupazione femminile).
    Gli esportatori dovranno essere in regola con il Trattato di Atlanta.
    Talon è l'azienda che ha riportato di gran lunga i migliori risultati fra tutti i firmatari ed è l'unica a rispettare tutti i requisiti ad esso correlati.
    Nessun cucitore con meno di 14 anni è ammesso a lavorare nei centri.
    Qui la risposta è scontata: Talon è l'unica azienda di Sialkot che non ha mai avuto alcun report negativo da ILO specialmente su questo punto.
    Gli esportatori dovranno cooperare con le ONG pakistane partner del progetto
    Su questo punto Talon non solo ha collaborato ma ci è stata d'aiuto durante la fase critica con Geophile.

    - AMBIENTE, SALUTE, SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

    I sacchetti di plastica in cui vengono consegnati i pannelli per la cucitura dovranno essere riusati o riciclati.
    E' stato siglato un accordo con una azienda di Sialkot per il recupero di questi sacchetti, diminuendo così gli impatti ambientali delle lavorazioni.
    Tutti i centri di cucitura devono essere provvisti di adeguata ventilazione ed illuminazione, di acqua e di servizi igienici
    23 dei 26 centri soddisfano completamente le richieste (3 centri per donne e due per uomini sono nuovi). Gli altri tre, sono abbastanza vecchi e, per ragioni tecniche, non hanno ancora i servizi igienici interni. La loro sistemazione è prevista entro giugno.
    I luoghi dove avviene l'operazione di laminatura devono essere ben ventilati
    Non ancora completamente soddisfacenti secondo parametri europei,  la sezione laminazione è però in fase di ristrutturazione. E' stato anche attivata una grande camera di essicazione con ventole aspiranti (così da non avere presenza di operai in questa fase).
    I luoghi dove avvengono le operazioni di serigrafia devono essere ben ventilate.
    E' l'unico punto critico: qui la ventilazione è secondo noi ancora insufficiente (visto che questa è l'unica fase di produzione che coinvolge l'uso di sostanze pericolose).
    I lavoratori della serigrafia dovranno essere sottoposti a visita medica una volta l'anno
    Talon ha sottoposto tutti i dipendenti della fabbrica una vista medica generica più un esame del sangue nel mese di gennaio. Non è propriamente quello che intendiamo come sicurezza sanitaria secondo i nostri parametri e criteri (monitoraggio dei dipendenti dell'unico settore pericoloso della produzione), ma si è trattato di un'estensione assai positiva ed innovativa (assai apprezzata dai dipendenti) per un paese come il Pakistan.
    Strumenti di protezione uditiva dovranno essere disponibili per i lavoratori coinvolti in fasi produttive particolarmente rumorose
    Quanto siamo entrati nel reparto di taglio tutti sfoggiavano le loro belle cuffie protettive. In un successivo passaggio (svincolati dagli accompagnatori di Talon) abbiamo notato che solo una parte dei lavoratori le indossava ancora. Ma, come accade anche da noi, questa non è una responsabilità del datore di lavoro.…..
    Si fa uso di cuoio naturale? E, in caso di risposta affermativa, da dove viene e come è trattato?
    Talon, come tutti i produttori, ha in catalogo un modello di pallone in cuoio naturale. Ma nessuno loro acquirente lo compra, ciò è positivo perché il cuoio naturale subisce un trattamento a fortissimo impatto ambientale in aziende dove, in aggiunta, si fa anche uso massiccio di lavoro infantile.

    - OBBLIGHI DELL'ESPORTATORE RELATIVI AL FAIR TRADE PREMIUM

    I cucitori coinvolti nel progetto hanno ricevuto i salari indicati nello schema?
    Si. Questa affermazione è stata verificata da noi direttamente attraverso il controllo dei registri di pagamento dei singoli centri di cucitura visitati. Durante le visite (ed in alcuni casi anche dopo) è stato anche possibile intervistare alcuni cucitori e cucitrici che, in assenza di rappresentanti di Talon, hanno confermato di aver ricevuto quanto pattuito. Abbiamo inoltre verificato (dichiarazioni di Talon poi confermate dai cucitori intervistati) che i palloni Fair Trade sono stati equamente distribuiti tra tutti i centri durante i periodi di forte richiesta e dirottati in via preferenziale sui centri delle donne e su quelli più isolati nei periodi di scarsa richiesta. Talon è riuscita a dividere cioè "equamente" la produzione su tutti i cucitori in modo tale da dare ad ognuno la possibilità di incrementare un poco il suo salario, evitando così di far sorgere problemi tra i lavoratori "fortunati" e quelli "esclusi" (loro malgrado). E' curioso notare che sono poi gli stessi cucitori di uno stesso centro a dividersi equamente fra loro i palloni FT nei periodi di bassa produzione.
    Come già ricordato in assemblea, il 12 luglio 98 vi è stata la festa in cui è stato distribuito ai cucitori più bisognosi (indicati da loro stessi) la quota famosa accantonata nel primo mese a causa di un pagamento ridotto di 5 Rupie).

    - ALTRE COMPONENTI DEL FT PREMIUM

    E' stata sempre pagata anche la quota riservata alla parte previdenziale?
     Sono state organizzate anche tre assemblee con i cucitori: una con i responsabili dei centri maschili e di uno/due cucitori per ogni centro; le altre due assemblee hanno avuto luogo presso i centri femminili. Anche in questo caso si è trattato di "assemblee" abbastanza anomale rispetto ai nostri standard, ma ognuno ha potuto liberamente esprimere la sua idea senza problemi. Abbiamo quindi creato un precedente importante per loro, che molti hanno gradito (specie le donne).
    Come noto, inoltre, il progetto richiedeva l'iscrizione dei cucitori nei registri previdenziali statali. Nonostante la nostra insistenza iniziale, i lavoratori hanno sempre fortemente scartato l'ipotesi durante le assemblee, sostenendo che questi soldi sarebbero soldi buttati, vista  anche l'inconsistenza delle coperture pubbliche in Pakistan.
    Si è deciso allora di creare una struttura apposita che gestirà questo fondo. Maggiori dettagli a breve  attraverso le news che arriveranno dal Pakistan (grazie all'appoggio di Neelofer e di p.Morris, si stanno definendo gli ultimi dettagli).
    E' stata sempre pagata anche la quota riservata alla parte progetti sociali per la comunità?
    Si. Come noto, la scorsa estate vi fu il problema con Geophile, ora superato e risolto. La nuova ONG (Rescue) si è dimostrata assai più affidabile ed efficiente di quanto fossero i loro predecessori. Abbiamo visitato, intervistato, fotografato molti dei destinatari dei microprestiti (servono per trattori, cavalli, botteghe artigiane, etc). per un totale di 66 progetti finanziati alla data odierna per un importo complessivo di 3.5 milioni di rupie (1 $ circa 50 rupie).

    · MONITORAGGIO

    Ci sono stati problemi durante le visite (specie per quelle non annunciate)?
    Zia assicura che lui ed i suoi assistenti hanno sempre avuto libero ingresso presso tutte le strutture Talon e di non aver mai subito pressioni di nessun tipo.
    Il monitoraggio dovrà essere concentrato, ma non limitato, sui centri di cucitura designati per la produzione dei palloni Fair trade
    Il monitoraggio è stato ammesso presso tutti i centri richiesti
    Il periodo interemedio ammesso per l'eliminazione del lavoro a casa terminerà entro il 31.12.98
    Dalla scorsa estate tutti i palloni vengono cuciti presso centri di cucitura registrati e aperti sia agli ispettori ILO che ai nostri controlli.
    Se gli ordini di palloni Fair trade dovessero raggiungere un valore pari (o superiore) al 50% della capacità produttiva complessiva, l'esportatore dovrà adeguare tutte le condizioni produttive a quelle Fair trade.
    Le quantità complessiva di palloni equi attualmente realizzati da Talon raggiunge circa il 20% della loro capacità produttiva.

    ALTRE INFORMAZIONI

    - Quali sono stati gli incrementi di stipendio garantiti dal Fair Trade premium?

    Essi rappresentano uno dei punti chiave del progetto e sono lo strumento indispensabile per aumentare le entrate delle famiglie ad un livello tale da garantire la copertura dei bisogni di base senza dover far ricorso, loro malgrado, al lavoro dei bambini.
    I prezzi attualmente pagati ai cucitori (dopo un adattamento a loro favorevole, in seguito alla svalutazione della rupia pakistana contro il dollaro) per ogni pallone correttamente finito, sono rispettivamente di 59/47/37/31 PRs (a seconda della qualità). Questo si traduce in un aumento che va da un terzo fino al 50% in più rispetto ai normali salari: in questo momento i prezzi pagati dai grandi sublicenziatari sono 25/20 per le ultime due categorie (i più piccoli pagano 21/17). Ciò significa che se il cucitore riesce ad ottenere almeno due terzi del suo lavoro sotto forma di palloni Fair trade, la sua paga raggiunge le famose 3000 PRs che rappresentano la metà del fabbisogno di una famiglia tipo. E' difficile fornire un valore assoluto poiché, come spiegato sopra, al momento sono molti i fattori che influiscono sulla composizione finale del reddito. Generalizzando si può dire che tutti i cucitori di Talon hanno avuto un incremento medio del salario intorno al 35-40%, con fasce (soprattutto fra le donne) che hanno raggiunto il 60%.  Questo valore dipende però in parte dal totale delle richieste e dai periodi dell'anno (il pallone è un prodotto stagionale). Tutti i cucitori intervistati  hanno però ammesso di essere dei veri privilegiati a Sialkot.
    Questa è la maggior differenza tra il nostro progetto e tutti gli altri schemi attualmente attivi a Sialkot: il commercio equo elimina alla radice le origini del lavoro dei bambini.

    - L'uso dei soldi del commercio equo da parte di Talon

     La quarta parte del premio Fair trade, come noto, è per Talon a copertura dei costi associati all'implementazione ed all'adeguamento delle strutture. Tre dei nuovi centri di cucitura hanno provato che è possibile raggiungere un buono standard di vita nei villaggi. Un centro ha già cominciato a prendersi cura dei bambini con oltre 30 bambini iscritti (pre-scuola). I nuovi centri non dovrebbero diventare molto grandi sia per ragioni di efficienza sia perché il nostro progetto richiede che i centri di cucitura  non devono essere troppo lontani dai villaggi così da permettere anche alle donne di lavorare.
    E' significativo che Talon abbia da dicembre 1998 ottenuto anche la certificazione di qualità ISO 9001, aggiungendo un altro tassello anche  alla qualità del prodotto.

    - Conclusioni dopo un anno di commercio equo del pallone.

    Si può concludere dicendo che i criteri sono stati rispettati, anche se bisogna accettare ancora qualche flessibilità come nel caso della soluzione riguardante la sicurezza sul lavoro nel caso della serigrafia e nel caso della protezione sociale. Qui però abbiamo comunque raggiunto maggiori  benefici per i lavoratori con il commercio equo rispetto a quelli ottenibili attraverso la regolarizzazione secondo la legislazione del lavoro pakistana.
    Quello che abbiamo come risultato sono tre maggiori vantaggi:
    · L'aumento delle paghe  per i cucitori
    · la sicurezza e la nuova collocazione dei nuovi centri di cucitura
    · lo sviluppo delle comunità attraverso i progetti di microcredito
    Lo schema del commercio equo del pallone probabilmente sarà poco utilizzabile come modello unico per altri prodotti non-food, visto che le situazioni possono cambiare radicalmente e possono essere molto più complicate. Ma dati i risultati del primo anno si può tranquillamente affermare che il commercio equo dei palloni ha contribuito ad un significativo miglioramento delle situazioni economiche e sociali di molte famiglie.
    E, pur dipendendo dall'instabilità degli ordini, il commercio equo del pallone andrà avanti con buone prospettive: nel 2000 c'è già un'altra Coppa Europea.

    APPENDICE

    - ATLANTA AGREEMENT (AA)

    Come sapete, il 14 febbraio 1997 ad Atlanta, in Georgia (U.S.A.), rappresentanti della Camera di Commercio di Sialkot (SCCI), dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e dell'UNICEF siglarono il famoso accordo finalizzato all'eliminazione del lavoro minorile nell'industria della produzione dei palloni in Pakistan .
    ILO-IPEC (l'ufficio pakistano di ILO delegato a seguire AA) ha redatto, circa un anno dopo l'inizio ufficiale (dicembre 1997) delle attività legate all'Accordo di Atlanta, una relazione intermedia di verifica. Anche di questo documento sto curando la traduzione, che sarà pronta i primi di maggio. La verifica ha avuto luogo dal 9 al 17 novembre 1998 ed è stata condotta da funzionari ILO (in accordo e consulenza con rappresentanti delle varie parti firmatarie del progetto). Questa verifica venne condotta per misurare l'efficacia, la rilevanza, e la sostenibilità al progetto stesso. Una valutazione indipendente avrà luogo verso il termine del progetto.
    Come noto, i componenti fondamentali dell'AA sono la Prevenzione e il Monitoraggio ma non vi è alcuna parte riguardante la protezione economica delle famiglie (vi sono alcuni modesti fondi non meglio specificati e non ancora usati)e la Protezione Sociale.
    L'Accordo originale prevedeva un ambizioso calendario per la prima fase del programma: 18 mesi. Su 78 esportatori di palloni, solo 39 hanno firmato l'AA (anche se questi rappresentano il 70% dell'export). Dei 39, solo 22 possiedono tutti i requisiti minimi per essere ammessi nell'AA. Le verifiche di ILO riportano che solo 3 sole aziende completamente rispettose dei parametri: l'unica che rispetta (ed ha sempre rispettato) tutti i criteri fondamentali dell'AA è Talon. Dopo molte richieste abbiamo avuto, in via confidenziale, i nomi delle altre due aziende che, secondo ILO, soddisfano almeno l'80% dei requisiti richiesti: sono Sublime (Adidas) e Leatherhead  che lavora per Mitre e che era uno degli altri due potenziali produttori di palloni Fair Trade). ILO sta già pensando di "allungare" i tempi previsti per l'eliminazione dei bambini. Il valore attuale stimabile di bambini ancora attivi nel settore è di circa il 35% rispetto al totale di 2 anni fa.
    Le condizioni economiche delle famiglie coinvolte nell'AA sono generalmente peggiorate: molte sono state le lamentele direttamente raccolte anche da noi.
    Alcune aziende, per sottrarsi ai controlli hanno  spostato delle lavorazioni in India e in Cina dove le condizioni sociali  sono assai favorevoli agli sfruttatori.

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