POLEMICA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI SULLE PAGINE DI LOMBARDIA CALCIO

La storia è sempre la stessa: un bel giorno una ragazza firma un vincolo a vita, un altro bel giorno la stessa ragazza vuole cambiare squadra. E iniziano i guai. A volte i genitori srrivono ai giornali e nascono "casi" come quello che vi riportiamo in questa pagina. Premessa importante: nelle lettere ci sono alcune imperfezioni linguistiche (coniugazioni di verbi, ripetizioni etc.) che non abbiamo corretto, riportando fedelmente quanto era stato pubblicato sul giornale. La voce della testata affidata ad A.B. va spesso fuori tema scagliandosi contro la Levati e la Morace, non si capisce bene per quale motivo.
Il primo tempo si gioca su Lombardia Calcio del 3 ottobre 2000, in una pagina intitolata...

LA DESOLANTE DIRIGENZA DEL CALCIO FEMMINILE

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,
Siamo tre genitori che chiedono un po' di spazio ad un settimanale
che nel corso del precedente anno ha dimostrato sensibilità verso il mondo del calcio femminile ed in generale di quello giovanile.
Siamo vittime di ARROGANZA, FALSITA’, RAGGIRI.
Le Nostre figlie di anni 15, non possono continuare a giocare al calcio in società dove ritengono più opportuno perché vincolate al ACF Milan, con l’INGANNO.
Al riguardo le inviamo lettera da Noi spedita ai Presidenti Sig.ra Levati e Sig. Milesi, ai quali ci siamo rivolti per vedere risolta una questione che colpisce decine di genitori che in BUONA FEDE si affidano a personaggi che niente hanno a che fare con il mondo giovanile. Persone che considerano i giovani OGGETTI da scambiare con altre società, oppure da VENDERE.

Egregi Presidenti,
Chi vi scrive sono tre genitori di bambine al quale ACF Milan nega la possibilità di giocare in quanto definisce SUE le ragazze.
Con la presente vogliamo DENUNCIARE e chiediamo un' INDAGINE amministrativa per il comportamento tenuto dalla Società ACF Milan.
I fatti
Il sig. Quintini (Dir. Sportivo) dell’ACF Milan, per far giocare le nostre figlie nella categoria SERIE D, ci ha chiesto di firmare un foglio di cui non ha spiegato i Vincoli, anzi carperndo la’nostra BUONA FEDE a la NON conoscenza delle regole federali, ci ha assicurato che serviva solo per il campionato in corso 1999/2000. Ribadiva altresì che al termine della stagione nel caso le ragazze volevano andare via non ci sarebbero stati OSTACOLI da parte di ACF Milan in quanto libere federalmente.
Al riguardo abbiamo intrapreso Un' azione presso la Commissione tesseramenti di Roma (di cui vi alleghiamo copia).
Amara è stata la sorpresa quando abbiamo chiesto di voler far giocare le ragazze in altra Società. Definire SUE la ragazze per un VINCOLO avuto con l' inganno, minacciare le ragazze che non giocheranno più se non dove DECIDONO LORO, è
quanto di più meschino possa fare una persona.

La richiesta di 4.000.000 avanzata dal Sig. Quintini per giocatrice rettificata dal Sig. Crudo in 4.800.000 alla società Pol. Giorgella di Corsico ci lascia esterrefatti e sgomenti. Pensare che le nostre figlie oggi sono per i Sig.ri Crudo e Quintini merce di SCAMBIO o da VENDERE è fatto grave e da denunciare.
Quello che più ci rattrista che di fronte a tali personaggi siamo impotenti di far valere assicurazioni ricevute nel momento che ponevamo la firma su di un documento sconosciuto.

Al Presidente Sig.ra Levati chiediamo un intervento moralizzatore, UN FORTE SEGNALE a Noi genitori, affinché il movimento Calcio Femminile Giovanile sia realmente un mondo PULITO, SERIO, così come Lei pensa di rappresentare e aiuti tre ragazze (e altre ancora sono nella stessa condizione) a continuare a giocare in un ambiente dove L' INGANNO e la MENZOGNA non siano padroni di casa.

Ringraziamo per l' attenzione, rimaniamo disponibili ad un incontro per far vincere la verità.

Filippini
Piazzolla
Testa


Fin qui la lettera dei genitori, di seguito riportiamo la risposta di A.B. presumibilmente il direttore Alberto Ballarin, che però va abbondantemente fuori tema scagliandosi contro gli Organi Federali e in particolare contro lo stipendio di Carolina.


Abbiamo deciso di occuparci del calcio femminile, autentici antesignani, da quando ci è sembrato, anni or sono, che potesse spopolare tra le femmine come avviene tra i maschi, ed in effetti le ragazzine corrono al richiamo del pallone: ma, in contrasto con la passione spontanea delle fanciulle (e con quella indotta dai loro pazienti genitori) una dirigenza federale per cui non ho ancora trovato la definizione esatta, si adopera perchè alle ragazze scappi via, la voglia di giocare. A lato (sopra nella pagina web, NDGabe) pubblichiamo la lettera di tre esasperati genitori, altre lettere del genere riempiono un paio di cassetti. Controversie, prepotenze e maleducazione, di tutto e - negativamente - di più. E cosa credete che faccia la Presidentessa ? Quello che ha sempre fatto nel passato, assolutamente nulla! La "grana", anzi, viene cortesemente fatta rimbalzare verso il CRL, l' importante è occupare una poltrona, non dimostrare di meritarsela. Del resto, la nomina di Morace a C.T. della Nazionale, ha dimostrato una volta di più come si voglia soltanto gettare fumo, far dimenticare la realtà di una Divisione allo sbando, con una serie B semplicemente ridicola (4 gironi a 10 squadre !) e con una mancanza di idee, di programmazione, di rispetto per chi ama veramente questo sport, che lascia sgomenti. Tutto preoccupato per la sua poltrona, anche l' Avvocato Nizzola rimanda sine die una soluzione al problema, ossia la nomina di un Commissario, che rivolti l' inefficiente Divisione Calcio Femminile come un calzino e ne costruisca ex novo la struttura portante. La Morace ha esordito come C.T. della nazionale, battendo per 2-1 dopo una partita di  desolante valore tecnico, una Slovacchia che non vale assolutamente nulla. La Federcalcio (ergo, Nizzola) ha approvato uno stipendio annuo pulito di 80 milioni per la Morace, mentre una cinquantina andranno alla sua seconda, la Betti Bavagnoli. Il responsabile delle Rappresentative Juniores della Lombardia, Giorgio Salomoni, che deve schiumare ed essere al corrente di quanto avviene in qualcosa come 1.700 Società (!) ha invece un rimborso di 400 lire al km. per i suoi spostamenti, e forse gli rimborsano anche i panini, se mangia fuori qualche volta, mentre Vittorio Russo, responsabile maschile dell' under 18 (Campione d' Europa a Cagliari nel maggio scorso, tanto per gradire...) prende 50 milioni annui. In quanto a Cecilia Cristei, C.T. della Rappresentativa Regionale Lombarda (tre volte campione d' Italia...) (soltanto due, NDGabe) è sullo stesso piano di Salomoni: non ci vuole un commissario per mettere fine a scandali del genere ? Un "piazza pulita" nella Divisione Femminile urge. I soldi malamente spesi andrebbero impiegati per una rivalutazione morale, per una propaganda intelligente nelle scuole, soprattutto nelle medie inferiori e superiori. Dobbiamo aspettare che una Nazione inesistente come il Portogallo faccia vedere i limiti tecnici della nostra nazionale, per capire che si deve ricominciare tutto da capo ? Oppure vogliamo, prima di votare il 14 ottobre, pretendere promesse formali da chi chiederà i voti per essere eletto Presidente della Federcalcio ? Ed i nostri rappresentanti, i nostri Tavecchio e Milesi, come intendono comportarsi, di fornte all' allegra gestione del calcio femminile ? Sono domande che rivolgeremo ai diretti interessati: ovviamente, su queste colonne vi sarano illustrate le risposte.
A.B.

La polemica prosegue su Lombardia Calcio del 10 ottobre 2000. Il presidente del Milan, Francesco Crudo, invia a sua volta una lettera con la propria versione dei fatti, in risposta alla lettera dei tre genitori.

Nuovi sviluppi nella vicenda ACF Milan iniziata la settimana scorsa

Calcio Femminile, dove sta la verità ?

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Sig. Direttore,
Abbiamo letto sul vostro settimanale del 3-10-2000 le lettere inviateVi dai Sig.i Filippini, Piazzolla e Testa.
Purtroppo registriamo per l' ennesima volta il vomitare di continue menzogne contro la nostra Società e i suoi dirigenti.
I sopracitati genitori si sono dimenticati di dire:
1) Che per tre anni sono state benissimo al Milan A.C.F. dove, senza aver mai speso una lira, alle loro figlie è stato insegnato a giocare al calcio; sono state vestite dalla testa ai piedi; hanno usufruito di pubblicità data da articoli sui giornali e inviti alle TV. Dalle giocatrici di altre società erano invidiate per le loro vittorie sportive (giocavano con lo scudetto di Campioni D' Italia Giovani Calciatrici sulla maglia).
Tutto sarebbe continuato così, se non fosse successo un fatto gravissimo.
Alcune calciatrici, tra cui una loro figlia, urinavano in una bottiglia adibita a contenere Te e facevano bere da quella bottiglia una ragazzina. Questa sentitasi male, veniva portata immediatamente all' ospedale per le cure del caso e il padre giustamente, faceva un esposto alla magistratura.
Noi, come Società, siamo intervenuti sospendendo quattro giocatrici. Queste ragazze si sono allora trasferite alla Società Giorgella di Corsico e, con il benestare del loro allenatore, si sono portate dietro otto compagne.
Senza chiedere preventivamente l' autorizzazione dell' A.C.F. Milan il Giorgella da fine Maggio le faceva allenare e le utilizzava per partite amichevoli.
Ovviamente nessuno si è sentito in dovere di dire un "grazie" al Milan A.C.F., confondendo la loro scorrettezza in un loro diritto, dimenticandosi di quello che noi avevamo fatto per loro.
Tutte queste ragazze erano tesserate con il cartellino rosa annuale del S.G.S., meno le tre di cui sopra, tesserate anche alla L.N.D. con cartellino a tempo indeterminato.
2) I suddetti genitori dicono di essere stati "raggirati" all' atto della firma sul cartellino a tempo indeterminato. Niente di più falso , nessuno può aver carpito la buona fede di chi ha firmato il modulo di tesseramento, dato che sullo stesso è evidenziata la dicitura "Tesseramento a tempo indeterminato".
Per cui quando uno firma, è consapevole di cosa stia firmando, posto che esso sia in possesso di facoltà mentali funzionanti, salvo se è interdetto da autorità preposte.
3) A Voi non vi è stato riferito di aver proposto ricorso alla Commissione Tesseramenti, motivando lo stesso con il fatto che una firma del coniuge era falsa sul tesseramento, e che probabilmente sarebbe stata fatta dal nostro D.S., il Sig. Quintini.
Accuse gravi, ma si sono dimenticati però che in Società esistevano firme sulle fotocopie dei tesseramenti degli anni precedenti e su deroghe varie. Guarda caso le firme degli anni precedenti sono le stesse di quelle del tesseramento a tempo indeterminato. Come poteva il Sig. Quintini o chi per esso già da due o tre anni prima falsificare documenti prodotti da loro stessi ?
Ovviamente il D.S., Sig. Quintini, e il sottoscritto hanno richiesto alla Federazione l' autorizzazione ad adire alla Magistratura ordinaria. Visto che questi signori parlano di falsità, se dei falsi vi sono stati, questi sono opera loro e non nostra.

Inoltre questi signori ci tacciano di arroganza e si dichiarano amareggiati e sorpresi di non poter far giocare le loro figlie presso un altra sodietà dimenticandosi:
1) Di non averci minimamente avvertiti di ciòc he volevano fare. O non ne avevano il coraggio o erano sicuri che noi avremmo ceduto alla loro arroganza.
2) Di non aver chiesto a noi il "nulla osta" per allenarsi e disputare partite amichevoli presso la società Giorgella anch'essa corresponsabile. Già inviata R.R.R. agli organi competenti di violazione di norme federali.
3) Di non rispondere in nessun modo alle nostre convocazioni R.R.R. per le nostre partite ufficiali.
4) Che si sono appropriate indebitamente del materiale sportivo dato loro in dotazione.
5) Di rifiutare le richieste di trasferimento di Società logisticamente più vicine e che promettevano loro campionati più gratificanti alle loro caratteristiche tecniche, trasferimenti a cui noi avevamo dato il benestare. A questo proposito noi non abbiamo mai minacciato nessuno di non far giocare più le loro figlie, visto che potevano continuare a giocare da noi o essere cedute a queste Società che ci facevano delle proposte concrete. Ma è stata la loro arroganza a non accettare altre alternative.

Ci descrivono come persone che vogliono trattare le calciatrici come oggetti da vendere non tenendo presente quanto segue.
1) Negli ultimi tre anni la Società A.C.F. Milan ha regalato 129 giocatrici ad altre società
2) Una di queste società è proprio la Giorgella, con oltre trenta nominativi (gratis).
3) Non hanno cercato alcun dialogo con noi, se non tre giorni prima della scadenza dei trasferimenti tramite il signor Filippini. Ora fanno finta di prendersela con noi se le cose non sono andate a buon fine.
4) Hanno incaricato la società Giorgella di trattare con noi il trasferimento. Questa ha fatto una proposta a fine luglio da noi non accettata e dopo non si è più fatta sentire, se non dopo la telefonata del Sig. Filippini, giocando sempre sugli equivoci. Già in passato questa Società tentò lo stesso giochetto con una nostra tesserata, la Sig. Elisa Marchesetti (Marchetti, NDGabe) data da noi gratuitamente alla società Le Azzurre di Corsico.
Se alla Giorgella la richiesta dello svincolo federale andrà bene, si troverà in casa tre giocatrici di valore (dopo le nostre otto provenienti dal S.G.S.), ma se gli andrà male saranno le ragazze a rimetterci, a meno che dopo non le vogliano far giocare ancora con noi.
Anzichè accusarci di arroganza e di essere dei venditori se fossi in loro mi preoccuperei di sapere dove le figlie vogliono andare a giocare.
5) Noi alla società Giorgella non abbiamo chiesto niente di più che un Premio di Preparazione che è previsto dalle carte federali (no se si riferisce alle tre che hanno firmato il foglio giallo, sì se riferisce alle otto che sono andate via alla scadenza del cartellino rosa, NDGabe). Premio che certamente non copre minimamente le spese da noi sostenute in questi anni per far giocare le loro figlie.
A questo punto vogliamo sottolineare la meschinit di questa Società che ha fatto chiamare in via informale il nostro D.S., Sig. Quintini, da un presidente di Comitato di Milano per fargli comunicare che essendo dilettanti non possiamo chiedere soldi, a parte quelli dovuti al premio preparazione.

Il Presidente
Francesco Crudo


Anche in questo numero interviene a.b., questa volta rimanendo in tema per buona parte del pezzo, poi nel finale se la prende, non si capisce per quale motivo (e soprattutto cosa ci entri col "caso" in esame) di nuovo con la nomina di Carolina a C.T. della nazionale e con la presidentessa Levati.

Avete visto Rashomon ?

Un celeberrimo film giapponese dei tempi che furono, "Rashomon", del celebre regista Akira Kurosawa, narrava un fatto attraverso le versioni dei suoi tre protagonisti: ed erano tre verità, tutte perfettamente plausibili ed accettabili, ma completamente diverse l' una dall'altra.
Tra il Milan Femminile da una parte, il trio Filippini-Piazzolla-Testa, per il momento sono arrivato a due verità: alla terza mi sembra stia addirittura lavorando il presidente regionale, Giuliano Milesi, cui la lettera è stata inviata in copia, ed al quale mi sono rivolto perchè, così a naso, certe affermazioni "milaniste" non mi suonavano bene. Milesi mi ha detto di non avere "mai eppoi mai" convocato o fatto convocare il sign. Quintini, aggiungendo che "non esiste un Premio di Preparazione" (nella LND, esiste solo nel SGS, NDGabe): ci sono altri  Presidenti di Comitato in quel di Milano, oltre a Milesi ? A me non risulta (c'è anche il presidente del comitato provinciale, NDGabe).
Per correttezza, senza spostare una virgola, ecco comunque la replica del Milan, con una preghiera: questo è un settimanale, non possiamo pubblicare lettere fiume del genere, ossia la prima e l' ultima: un po' di "misura" è richiesta.
Sulla questione in sè non possiamo e non vogliamo dire nulla, in attesa come siamo che il complesso "casino" del calcio femminile giunga ad una schiarita.
Sappiamo che Milese ha avuto un lungo scambio di idee con la Presidentessa della Divisione e ci hanno raccontato che i "santi in paradiso" della Morace, per ottenere la qualifica di C.T. della Nazionale, in realtà erano uno solo.
Una santa, per giunta che di professione fa la Ministra. Quando la politica si impone allo sport, i disastri sono consequenziali. Rifletteteci tutti voi che andate ad approvare lo Statuto, il 14 ottobre prossimo.
a.b.