IL TORNEO DELLE REGIONI OVVERO LO SCUDETTO INVISIBILE
Si gioca dal 1990 ed è più “nascosto” della Coppa Italia…
Dal 1990 la Lega Nazionale Dilettanti organizza anche in versione femminile
il Torneo delle Regioni, ovvero una competizione fra rappresentative regionali
che raccolgono le migliori calciatrici dei rispettivi Comitati. Sono escluse
tutte le tesserate di serie A e B, comprese le “sfortunate” che giocano
nelle squadre riserva fuori classifica (alle quali anche in questo caso
sembra essere negata ogni possibilità di competere per davvero).
Ogni regione ha il suo selezionatore, il suo staff, si organizzano
dei raduni nel corso dell’anno e poi, nei giorni di Pasqua, si gioca una
specie di “piccolo mondiale”.
Purtroppo questo torneo vive un po’ nell’ombra, noto solo ai diretti
interessati e trova risalto quasi esclusivamente nei giornali locali (del
luogo della fase finale, ovviamente). La stessa Lega Nazionale Dilettanti
(che lo organizza direttamente) non sembra molto motivata a pubblicizzarlo
e le tracce dell’esistenza di questo torneo si possono alla fine scovare
solo sull’annuario di Lopresti o su quello del calcio femminile (che tutti
voi conoscete molto bene).
Per le rappresentative regionali esistono dei limiti di età:
le ragazze devono aver compiuto i 14 anni e non possono essere nate prima
del 1/1/1979.
Il Veneto è la regione che ha vinto più “scudetti”: ne
ha conquistati ben 6, anche se negli ultimi anni un’altra grande potenza,
la Lombardia, ha cominciato a mettere in discussione tale primato.
Assolutamente da non sottovalutare la rappresentativa del Piemonte
Val D’Aosta, che l’anno passato arrivò fino in finale sfiorando
il primo successo.
E le favorite della vigilia sono proprio loro, Piemonte, Lombardia
e Veneto: forti dei loro rigogliosi tornei regionali queste regioni si
daranno ancora battaglia per decidere quale sarà la regione numero
uno in Italia.
Il Torneo delle Regioni ha anche cominciato, almeno per quanto riguarda
il calcio femminile, a “fare figli”: nella prima settimana di Giugno si
svolgerà nelle Marche anche un Torneo per rappresentative under
14, giunto con questa alla terza edizione.
Il Veneto campione in carica
LA PAROLA A MARIA CHIARA FABIAN
Delegata del Veneto, regione campione in carica
- Con quale spirito il Veneto affronterà questa nuova edizione
del “torneo delle regioni”?
- Sappiamo di essere fra le squadre favorite, ma ci sono anche altre
rappresentative come la Lombardia e il Piemonte che sono molto forti, sarà
un torneo molto combattuto. Non dimenticherei poi anche altre regioni come
la Toscana o diverse altre che daranno molto filo da torcere. Purtroppo
la nostra rappresentativa ha dovuto anche risolvere diversi problemi legati
alle esigenze delle ragazze che non sempre potevano partecipare ai raduni.
Rispetto alla squadra che l’anno scorso ha vinto avremo diverse facce nuove,
dato che alcune ragazze hanno superato il limite di età e altre
sono andate a giocare in serie B. Inoltre è giusto dire che le giocatrici
del campionato provinciale di Belluno sono state penalizzate dal particolare
calendario di quel campionato che sta fermo per tutto l’inverno. Il nostro
mister Vittorio Carlotto sta comunque facendo un buon lavoro e siamo fiduciosi.
Lo scorso anno la nostra arma vincente fu la coesione del gruppo, e penso
che in questo riusciremo sicuramente ad eguagliarci.
- Non pensi che questo Torneo delle Regioni sia un po’ sottovalutato?
- Penso che il Torneo delle Regioni sia la più importante manifestazione
italiana di calcio femminile. È vero che i giornali se ne interessano
molto poco, a meno che non ci sia un addetto stampa o qualche volenteroso
che gli stimoli. È pure vero che la stessa LND non fa molto per
pubblicizzarlo ma onestamente dobbiamo dire che fa già molto solo
per organizzarlo. Il problema non è tanto il fatto che sia un torneo
di calcio femminile ma che sia un torneo dei dilettanti. Per i tornei paralleli
juniores e di calcio a 5 c’è esattamente lo stesso tipo di riscontro
sulla stampa.
- Veneto, Lombardia e Piemonte sono sicuramente le regioni da battere
in virtù delle numerose squadre che partecipano ai rispettivi campionati
regionali. Ma a parte questo si sa qualcosa in più delle avversarie?
Si conoscono i talenti da tenere d’occhio e da marcare strettamente?
- No, è molto difficile, anche perché essendoci un limite
di età ogni anno occorre fare dei cambiamenti. I talenti li scopriamo
solo al momento della competizione. Proprio per questo motivo penso che
il Torneo delle Regioni meriterebbe anche la presenza dello staff della
Nazionale. Adesso si stanno organizzando dei raduni under 18 di livello
regionale ma assistendo al Torneo delle Regioni, che poi è un torneo
under 22, i tecnici potrebbero già avere sotto gli occhi dei gruppi
già selezionati e scremati, senza il costo e l’impegno dei raduni.
TORNEO DELLE REGIONI: ALBO D’ORO
(fra parentesi le sedi della fase finale)
1990: Puglia (fase finale in Emilia Romagna)
1991: Veneto (fase finale in Calabria)
1992: Veneto (fase finale in Umbria)
1993: Veneto (fase finale in Sardegna)
1994: non disputato
1995: Veneto (fase finale nel Lazio)
1996: Toscana (fase finale in Abruzzo)
1997: Veneto (fase unica in Trentino Alto Adige)
1998: Lombardia (fase finale in Umbria)
1999: Lombardia (fase unica in Abruzzo)
2000: Veneto (fase unica in Campania)