Dal Tirreno
del 1 dicembre 1999
Vittoria rosa nel torneo maschile
Le baby calciatrici di Castelfranco di Sotto in vetta alla classifica
Alla capitana piace Zamorano
di Giancarlo Giannetti
CASTELFRANCO. Alle bambole hanno preferito il pallone. E sono diventate
brave, tanto brave da oscurare i loro avversari maschi. Sono le baby calciatrici
della "Piazza 96", squadra di Castelfranco di Sotto, che militano nel campionato
under 12, unica squadra femminile in un torneo di maschi. E dopo la vittoria
(2-0) contro la squadra maschile del Bellaria Pontedera, sono prime in
classifica. Queste ragazze hanno preso l' appellativo di "terribili", ed
i maschi quando le vedono entrare in campo, prima rimangono sorpresi, poi
parte qualche simpatico sfottò, ma al momento della gara tutto passa
con una stretta di mano.
Serena Casalini è il capitano della squadra. "La mia", racconta,
"è una vocazione. Il calcio piace a mio babbo, e ho cominciato a
seguirlo con lui". Serena non perde in Tv una Domenica Sportiva. La sua
squadra del cuore ? L' Inter. "Se ho un giocatore che ammiro ? Certo, è
Zamorano".
Marilena Panicucci gioca nel ruolo di libero. E' tifosa della Fiorentina,
e soprattutto di Gabriel Batistuta. "Gioco in difesa, ma ho chiesto di
avere la maglia numero nove, come il mio idolo, Bati-gol. Mia mamma non
era molto contenta che io giocassi a calcio, ma poi sono riuscita a convincerla.
Sono in squadra da un anno. E' stata una mia amica, Jessica, a farmi avvicinare
al calcio".
In porta c'è Sara Trimonte. Abita a San Miniato. "Ho iniziato
a giocare all' età di sei anni, perché il calcio lo
praticava mio fratello Daniele. All' inizio ero attaccante, poi ho scoperto
che il mio ruolo ideale era quello di portiere". Anche Sara ha il suo idolo.
E' Marchegiani, portiere della Lazio.
Le ragazze si allenano due volte al settimana, dalle 18 alle 21, con
qualsiasi condizione di tempo. Sono le ragazze della leva calcistica classe
1988, frequentano tutte la prima media e provengono da varie località
del Valdarno e della Valdera.
L' allenatore è Valerio Bachi, definito dalle ragazze, scherzosamente,
"sergente di ferro" o anche "uomo dai cento polmoni", un tipo alla Bersellini,
secondo la loro descrizione. Mister Bachi, sia in allenamento che in gara,
pretende sempre il massimo impegno, spronandole ed urlando in continuazione.
"La squadra delle ragazzine terribili - spiega soddisfatto l' allenatore
Bachi - è nata riunendo bambine che già giocavano in vari
campionati insieme ai maschi. Molte di loro, però, avevano superato
i limiti di età per poter militare in squadre miste, così
ho pensato di formare una selezione tutta "rosa". L' idea è piaciuta
anche ai genitori e i risultati sono arrivati subito con l' entusiasmo
di tutti."
Il tabellino d'altronde parla chiaro: in sette partite hanno realizzato
14 reti subendone solo 5, una media davvero invidiabile. I risultati
conseguiti fino all' ultima partita sono 4 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta.
"A 12 anni è normale che le bimbe abbiano la meglio"
ROMA. "A 12
anni è normale che le bimbe abbiano la meglio sui maschi, ma il
loro primato dura poco."
Commenta così Carolina Morace, ex bomber della nazionale di
calcio femminile e prima donna allenatrice di un club maschile, la notizia
delle baby calciatrici di "Piazza 96". "La differenza a quell' età
è evidente - ha continuato l' ex tecnico della Viterbese - le bambine
sviluppano prima e dal confronto con i loro coetanei escono vincenti. Non
appena i maschi crescono, morfologicamente e strutturalmente diventano
più forti". I tornei misti durano una breve stagione della vita
ma secondo Morace è giusto.
"Nessuna donna che fa sport ha come traguardo quello di essere come
un uomo, le differenze ci sono, sono evidenti e vanno salvaguardate. Non
è un caso che in nessuna disciplina le competizioni sono tra uomini
e donne".
Le piccole del pallone sogneranno un futuro da calciatrici, ma per
loro Carolina Morace non vede rosa. "Intanto si divertano, spero solo che,
se vorranno continuare a giocare, trovino strutture adeguate ad accoglierle.
Oggi posso solo registrare un calo della qualità del gioco, come
dimostrano i risultati tennistici delle partite, un fallimento che non
addebito alle giocatrici, ma alla gestione del movimento."
NOTA CDNET: quando si legge: Molte di loro, però,
avevano superato i limiti di età per poter militare in squadre miste,
così ho pensato di formare una selezione tutta "rosa"; probabilmente
è da intendersi come "Prima o poi molte di loro avrebbero superato
i limiti di età per poter giocare in squadre miste, così
ho pensato di formare subito una squadra tutta "rosa".