ALL’OMBRA DELLA MARATONA

"Per avere una cosa nella vita, basterà semplicemente desiderarla"

 11 maggio 2003… una data che ci resterà conficcata nel cuore. E’ il grande giorno, quello della partita che si sogna da una vita. Ma una partita non da guardare, bensì da giocare. A Firenze, nel tempio della Fiorentina, Campo di Marte, Stadio Comunale Artemio Franchi, i ‘campini’… ovvero i campi di allenamento dove i nostri si sono sempre preparati in attesa del fantomatico e mai arrivato Centro Sportivo. Ho sempre pensato che nella vita raggiungere i sogni sia possibile, in fondo basta volerlo… spesso è molto più semplice di quanto si creda. Ma questo era qualcosa di più di un sogno… qualcosa di inimmaginabile e unico. Giocare nello stesso prato dove ci hanno calcato campioni che non dimenticheremo mai rappresenta qualcosa di incomparabile… per un tifoso della Fiorentina poi... Questo è il resoconto di una ragazza, unica donna in campo che ha vissuto e giocato una partita speciale.

Non dimenticherò mai il giorno che lessi la mail di un'amica che mi annunciava che Giovanni Galli aveva dato l’ok per i campini… urlai dalla gioia, mi alzai dalla sedia e mi misi a correre come una pazza per la sala… continuavo a ripetere “E’ fatta! E’ fatta!”…. poi mi fermai… una lacrima scorre nel mio viso… ero commossa. Io avevo già avuto il permesso di giocare dal Baratti (Capitano degli Alterati), il quale mi dimostra il suo straordinario fairplay dicendomi addirittura di essere onorato che una donna avesse deciso di partecipare. Preparo il borsone con tutto l’occorrente: maglia Alterati, pantaloncino bianco, calzettoni bianchi, parastinchi, 2 paia di scarpe una con tacchetti di gomma e l’altra di alluminio, accappatoio, e beauty ecc. Il giorno della PARTITA arriva dopo una nottata praticamente insonne per via dell’emozione… Partiamo per Pero grill dove troveremo altri amici … veniamo raggiunti dal pullman partito da Novara e proprio all’ultimo momento si aggiunge il nostro Pantegana, pedina indispensabile della squadra… il viaggio prosegue tranquillamente...Con il passare dei minuti la tensione si fa alta, nel frattempo chiacchiero con Stregaviola e Max, parlando di tutto, calcio femminile compreso anche perché ironia della sorte sulla televisione del pullman scorrono le immagini di una cassetta registrata dal Baratti che mostra Goleada con la Morace, attuale ct dell’Italia femminile che commenta la mitica partita Fiorentina Milan 4-0 con Terim… io e Strega ce la ridiamo ‘Se venisse a vedermi magari mi convoca in Nazionale!’… mentre stiamo per arrivare ecco che Mari Terim mi fa una bellissima sorpresa: mi presta i parastinchi di Saponetta Betti, l’ex portiere della Fiorentina, che oggi indossa la maglia dell’Imolese (attualmente fermo per infortunio…), li guardo e li osservo affascinata. Nella parte davanti del parastinco, un diadora, c’è la firma di Emy con il n. 1, dietro FORZA E ONORE… dico subito a Mari di non avere il coraggio di indossarli, ma lei mi obbliga a prenderli ‘Mettili …Ti porteranno fortuna, vedrai.’… Varcato il casello FIRENZE SUD entriamo nella nostra città… tutti noi siamo come in trance, in silenzio, come i calciatori prima di arrivare allo stadio… sono attimi indescrivibili. L’emozione ti assale tutta e ti stordisce… arriviamo al Campo di Marte e ecco che si intravedono i campini… il sogno sta per diventare a tutti gli effetti realtà. Scendiamo dal pullman, prendiamo i nostri borsoni… vedo subito la mia amica Fiorella di Firenze, venuta apposta per vedermi… ci abbracciamo e lei mi regala come al solito le caramelle portafortuna… incontro anche Marco di Grosseto, conosciuto nella mitica community di fiorentina.it e mi accorgo subito della sua grande dolcezza e disponibilità. Con lui e Baratti,  il nostro capitano-allenatore degli Alterati mi avvio verso la zona per cambiarci… all’aperto! Maglia, pantaloncini, i parastinchi del Betti, le scarpe, sono pronta anche se un po’ imbarazzata….
Infatti sono l’unica donna in campo, avversari compresi e questo mi intimorisce parecchio… ma non è sufficiente per farmi tirare indietro, la voglia di giocare supera tutto… vorrà dire che farò un po’ di pubblicità al calcio femminile, mondo che a mio avviso merita maggiore considerazione e che purtroppo è ancora vittima di pregiudizi maschilisti. Me ne accorgo in prima persona quando vado a riscaldarmi… mi sento parecchio osservata anche se i miei compagni si dimostrano subito molto disponibili passandomi la palla… e quando vedo avvicinarsi sui miei piedi la sfera mi dico “Oddio ora che faccio???” Ma l’altra parte di me quella più razionale mi risponde “Tranquilla Chiara… hai già giocato a pallone, mica sei improvvisamente diventata brocca!” Allora mi tranquillizzo e cerco di fare la cosa più semplice possibile, tiro di piatto… e la palla scorre via veloce e pulita… sento e percepisco che gli altri si fidano un po’ più di me, ora che hanno visto che tutto sommato con la palla ci so fare… è fatta: sono parte della squadra! Che soddisfazione… nel frattempo incontro un mio amico che giocare tra gli avversari e lo prendo in giro visto che indossa la maglia peraltro azzecatissima del Real, quella viola naturalmente… Mi guardo intorno… davanti c’è lo stadio della Fiorentina, il Comunale di Pier Luigi Nervi, ingegnere con una creatività geniale da architetto. Non mi sembra vero… a tratti non ci rendiamo conto,  ne ho visti di campi da calcio, alcuni brutti e inguardabili, altri veramente tenuti bene… ma questo è speciale. E’ il campo di allenamento della nostra squadra, la Fiorentina. Non so se ve ne rendete conto… La partita sta per iniziare: parlo con Baratti e decido con lui di entrare dopo nel secondo tempo. Al fischio d’inizio dell’arbitro la gara si fa subito infuocata… grandi giocate, tocchi di prima, velocità, ritmo… sembra una partita tra il Flamengo e il Botafogo, calcio e sregolatezza, al ritmo di samba che ricorda tanto quel pazzo di Edmundo… ecco che nei primi minuti arriva nientemeno che Giovanni Galli, direttore sportivo della Fiorentina! La sua visita ci riempie d’orgoglio… io corro a stringergli la mano, mi presento per nome… e non vado oltre, sono troppo emozionata bloccata...Noi degli Alterati giochiamo bene, ma alla fine del primo tempo stiamo perdendo 3-2 . Gli Alterati devono rincorrere e Baratti mi mette in campo al posto di Adriano… io mi sento un po’ in colpa: dobbiamo recuperare e inserite me in mezzo a quelle bestie??? Mamma mia… Per fortuna andrà tutto bene… certo vedo raramente la palla, anche perché alla fine sono davvero l’unica punta insieme a Rui Pante e Stefano con il quale mi trovo a meraviglia… la prima palla la tocco al termine di una mischia in area, trovo la forza di scaraventarla più lontano possibile… almeno non sono scivolata… dovrei contrastare di più, ma loro sono troppo veloci e poi il mio fiato è davvero corto… la seconda volta che becco palla, ecco che mi trovo vicino all’area e mi accorgo che Stefano è libero, sul filo del fuorigioco faccio un passaggio filtrante, lui si gira e con un pallonetto realizza! 3-3… quelli del Dominio protestano per il presunto fuorigioco, ma per l’arbitro è tutto regolare… festeggio Stefano ancora incredulo per il gol… e il pubblico esulta… dentro di me sono orgogliosa.  I minuti corrono veloci… il fiato se ne va a benedire, gli Alterati si difendono bene ma ecco che Stefano mi ricambia il favore con un passaggio perfetto, sono sola davanti al portiere, tiro di piatto destro… gol! Portiere beffato… ma è solo un’illusione, è fuorigioco… l’arbitro se la prende con me e mi ammonisce… ma non avevo sentito!.. io con gli arbitri ho sempre avuto un pessimo rapporto, quando giocavo una volta dalla panchina entrai in campo per protestare, l’allenatore mi punì non facendomi giocare la volta dopo… (anzi mi fece entrare negli ultimi 10 minuti durante i quali segnai un gol di pallonetto… chi aveva ragione?)
E’ stato bello provare a segnare anche se non verrà mai assegnato in nessun tabellino… si tratta pur sempre dei campini!!!  E potrò dire di essere stata pure ammonita… eheheh il resto della gara scorre veloce e vengo ben controllata dall’ottima difesa del Dominio… Baratti è soddisfatto della mia prova (almeno mi sembrava…) ma decide di farmi riposare e di togliermi reinserendo Adriano, in cuor mio sarei andata avanti ma per il bene della squadra accetto (a nessuno fa piacere essere sostituiti!!)… e torno a fare la tifosa… La partita si concluderà sul 4-4… eravamo anche andati in vantaggio, ma alla fine subiamo il pareggio in contropiede. Ma un pari è perfetto. Ci abbracciamo tutti felici di questa spettacolare partita da fare invidia al derby di Champion’s tra Milan e Inter… tutti mi fanno i complimenti, io sono contenta, felice… ma per favore non guardate solo me… lo sapevate che le donne ci sanno fare con il pallone? Andate a vedere la Serie A femminile o la Nazionale di Carolina Morace… sono sicura che rimarreste a bocca aperta.. ci sono ragazze dotate di un talento eccezionale e conto di portarne qualcuna alla prossima partita magari da disputare allo stadio Franchi, non sarebbe male… (Baratti: con loro in squadra si vince sicuro!!!)… incrocio Francesco, lo vedo abbattuto… io gli dico ‘Sei stato grande, ti è mancato solo il gol…’, lui è giù… molto, si vede che voleva lasciare il segno… ma ci è riuscito comunque. Ce ne fossero di giocatori come lui, capaci di fare sponda e di aiutare i compagni… un misto tra l’eleganza di Nuno Gomes e la potenza di Batistuta… è finita. Ma nessuno di noi vuole lasciare il campo… era un sogno, e solo in quel momento ci siamo accorti che era tutto vero.

Chiara, una ragazza felice.